BLUES ANGEL OVERDRIVE: God Bless America!!!

Un ragazzo, studente del conservatorio da me frequentato, mi porta questo pedalino da riparare.
Apparentemente sembra un oggetto autocostruito: non ci sono serigrafie sul contenitore e al suo interno, è presente solamente una basetta di tipo millefori, di quelle che si usano per i prototipi dei circuiti amatoriali.
Anche lo stesso contenitore è di tipo standard, e non fatto su misura come tutti i pedalini commerciali; unica differenza è il colore sgargiante che gli è stato dato.
Girando però sottosopra il pedalino e guardano l’etichetta ci si rende conto che in realtà, si tratta di pedale della John Landgraff.

Questo costruttore custom è stato in attività dal 1999 al 2015 e le sue creazioni sono famose per la cura realizzativa, il suono straordinario e la grafica colorata e eclettica. I singoli componenti elettronici sono stati selezionati per la bassa rumorosità intrinseca, egli schemi sono stati scelti esclusivamente per il suono, indipendentemente dalla loro complessità. Tutto questo consente di realizzare macchine senza compromessi. Sul fondo del contenitore John non si limitava solamente a scrivere il modello e autografare le proprie creazioni ma, con un breve testo, illustrava da chi e dove era stato prodotto il singolo pedalino.
(Nel nostro caso il contenitore è stato decorato da Darren Johansen, il pedalino è stato assemblato per la Blues Angel Music da John e Roselyn Landgraff a Pensacola U.S.A). Per tutti questi motivi un pedale originale, anche usato, può al giorno d’oggi superare il migliaio di euro; nonostante l’attività continui sottola guida della moglie di Roselyn subentratagli alla sua morte.

Il pedale risulta non funzionante, aprendolo mi rendo subito conto del’elevatissima cura costruttiva. Il cablaggio è ordinato, i componenti sono disposti sulla basetta in modo che non possano interferire tra loro, ma allo stesso tempo possano essere sostituiti agevolmente in caso di guasto. Infatti dopo una breve ricerca scopro subito il componente incriminato ( un diodo che è andato in dispersione) e lo sostituisco; come da prassi ripulisco sia l’interno che l’esterno e poi lo testo a banco.

Dopo averlo provato a fondo, lo restituisco al suo proprietario, che nonostante la giovane età ha già imparato ad apprezzare il suono di questo straordinario oggetto.